Castello di Rozafa: la leggenda, il museo e tutte le attrazioni del Castello di Scutari!

Castello Rozafa

Il Castello di Rozafa è il monumento più importante di Scutari, e allo stesso tempo una delle maggiori attrazioni storiche dell’intera Albania.

Castello di Rozafa: leggenda

Castello Rozafa: leggenda

I castelli medievali portano sempre con sé misteri e leggende più o meno credibili, e il Castello di Rozafa non fa eccezione. Il maniero più grande dell’Albania deve il suo nome a Rozafa, una fanciulla del luogo che, secondo la tragica leggenda, venne murata viva nei bastioni di pietra come offerta al demonio, affinché non distruggesse il castello e rendesse salda la costruzione.

La leggenda narra la storia di tre fratelli che passavano giornate intere a edificare un castello, ma, nonostante i loro sforzi, tutte le notti le mura crollavano. Un giorno, incontrarono un vecchio il quale confidò loro che l’unica soluzione per mantenere in piedi la costruzione sarebbe stato con un sacrificio.

Il sacrificio consisteva nel murare viva la moglie di uno dei tre fratelli e, in particolare, la prima di colui che il giorno seguente si sarebbe recata nel luogo dove stavano costruendo il castello per portare il pranzo al marito.

Il vecchio chiese ai tre di non accennare a nessuna delle loro consorti del sacrificio, perché solo così esso si sarebbe avverato. I due fratelli maggiori non appena arrivarono a casa si precipitarono dalle loro mogli per raccontare loro ciò che sarebbe accaduto se si fossero presentate l’indomani. Il più piccolo, invece, non disse niente. Così, il giorno dopo, quando Rozafa, la moglie di quest’ultimo, si presentò, il marito le raccontò ciò che sarebbe accaduto. La ragazza accettò il suo destino, ma chiese che fossero lasciati dei fori nelle pietre per il braccio e il seno destro, per poter continuare ad allattare il suo bambino appena nato. Il castello non crollò più.

Un’impressionante statua posta all’ingresso del castello ricorda oggi questa leggenda, così come la tradizione popolare di raccogliere l’acqua di una vicina sorgente per bagnare il seno delle giovani madri.

Castello di Rozafa: come arrivare e ticket

Castello Rozafa: Chiesa Santo Stefano

La rocca su cui sorge l’antica fortezza è visibile a chilometri di distanza, anche perché è l’unica altura in una zona pianeggiante: appena passato il ponte sul Fiume Drin, un’ultima curva della statale aggira la rupe e immette sul lungo rettilineo che porta in città.

Svoltate a destra, prendete rruga Qafë e salite fino al parcheggio vicino alla biglietteria, alla fine della ripida rruga Kalasë; in caso non ci sia posto, ripiegate sul parcheggio in basso, all’inizio della stessa via, da dove si arriva alla fortezza in appena cinque minuti di cammino in salita.

L’ingresso al Castello di Rozafa costa 200 lek; gli orari di apertura sono 8.00-20.00 in estate e 8.00-16.00 in inverno.

Castello di Rozafa: attrattive

Castello Rozafa: Moschea Piombo

In gran parte di costruzione veneziana, il maniero di pianta ellittica conserva tracce delle primitive fortificazioni illiriche e si erge maestoso su una rocca alta 135 m. Chiuso al pubblico sino al 1985 è oggi il miglior punto panoramico da cui osservare Scutari e la regione circostante; attenzione però ad alcuni angoli non protetti.

Si entra dall’imponente porta settentrionale, nei pressi del parcheggio, accedendo alla prima cinta, più bassa, protetta dal barbacane; si prosegue nella sezione principale, camminando nel grande prato in salita, dove sono presenti, oltre ai resti di baraccamenti, cisterne, empori e prigioni, le rovine della duecentesca Chiesa di Santo Stefano, che un tempo cattedrale di Scutari, fu convertita in moschea durante il periodo ottomano.

Salendo ancora verso sud si raggiunge infine la fortezza, lo spazio più piccolo di tutto il castello e quello meglio conservato, che ospita il Museo del Castello. La raccolta di oggetti e documenti illustra la storia della città dal periodo illirico a quello ottomano. Molto interessanti alcuni pezzi, come il mosaico del III-IV sec. rinvenuto ai piedi del castello e unico nel nord dell’Albania, e un leone veneziano in pietra che forse un tempo decorava l’ingresso principale. Il museo è aperto dalle 10.00 alle 17.00, dal martedì alla domenica, in estate, e dalle 9.00 alle 14.30, dal venerdì alla domenica, in inverno; 150 lek il biglietto.

Scendendo dalla rupe, prima di ritornare sulla strada principale, una stradina che passa sotto un pittoresco ponte di pietra conduce alla vicina Moschea dei Piombi, un grande edificio in pietra chiara con cupole in piombo, ammirabile già dai bastioni del castello, guardando in direzione est. Costruita nel 1773 da Mehmet Pasha, la moschea, ormai priva di minareto, è un luogo di grande eleganza, con una corte interna porticata e ambienti laterali pergolati; uno splendido esempio di architettura ottomana che merita certamente una breve visita.

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