Korça cosa vedere: i luoghi più interessanti da visitare a Korçë!

Nel corso del nostro ultimo viaggio in Albania, abbiamo trascorso un paio di giorni a Korçë, che ci ha ammaliato e sedotto per la sua genuina bellezza.
Immersa in un’incantevole valle e circondata da alte montagne, Korça ha davvero molte attrazioni da offrire ai visitatori, ma girandola (rigorosamente) a piedi, passeggiando per le sue stradine caratteristiche, vi accorgerete ben presto che in realtà è tutta la città ad essere un vero e proprio museo a cielo aperto!
La nostra guida su cosa vedere a Korça non può che partire dal Pazari i Vjetër, il vecchio bazar, che, recentemente ristrutturato, è divenuto una delle zone più cool della città; ma oltre al bazar, Korçë continua a preservare interessanti esempi architettonici in tutto il suo centro storico, disseminato di eleganti case tradizionali, caratterizzate dalle tipiche cancellate in ferro battuto.
Un edificio particolarmente iconico è la casa museo di Gjon Mili, famoso fotografo e reporter albanese, che in tenera età si trasferì con la famiglia in Romania, dove si formò ed ebbe inizio la sua straordinaria carriera di fotoreporter: Picasso, Pablo Casals e Adolf Eichmann, sono solo alcuni dei personaggi che Mili ebbe il piacere di immortalare nei suoi scatti.
Potete vedere la casa di Gjon Mili – altrimenti nota come la Casa Rumena, per le ragioni che vi abbiamo anticipato – durante la vostra passeggiata in boulevard Shën Gjergji, il bel viale pedonale alberato di Korça; purtroppo, la bellezza dell’edificio viene in parte oscurata dalla nefasta presenza di un piccolo market al pian terreno.
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Come dicevamo il Pazari i Vjetër è stato recentemente oggetto di una riuscita operazione di recupero e restauro: decine di botteghe, negozi e han (i caravanserragli del periodo ottomano), oltre alla grande piazza del mercato e alle sue stradine principali, sono state restaurate e restituite alla città in uno stato il più possibile vicino all’originale.
L’architettura degli edifici, i colori delle facciate e i ricercati arredi dei vicoli e della piazza fanno del bazar di Korça uno dei più bei quartieri storici di tutta l’Albania.
Nella piazza del mercato, il primo weekend di agosto, si tiene la famosa Festa della Birra, uno degli eventi più importanti in Albania a base di concerti di musica popolare e di rock, balli tradizionali, grandi grigliate di carne, spettacoli e, ovviamente, fiumi di birra.
Dietro all’area del mercato, è nascosta la graziosa Moschea Iljaz Mirahori, la più antica della città. Venne costruita nel 1494 da Iljaz Hoxha, conosciuto anche come Iljaz Bey Mirahor, sulle fondamenta di un’antica chiesa ortodossa dedicata a Parascheva di Iasi, una santa bizantina.
La Moschea Mirahori è composta dalla sala di preghiera, dal portico d’ingresso, caratterizzato dalla presenza di tre piccole cupole, e dal minareto; la struttura è sormontata da una grande cupola a tamburo.
Gentilissimo il custode, che, anche al di fuori degli orari di preghiera islamici, ci ha aperto le porte di accesso, permettendoci così di visitare l’interno, e raccontato la storia della moschea. Peccato che parlasse solo albanese: fortunatamente un passante che capiva l’italiano ci ha fatto da intermediario, togliendoci dall’imbarazzo.
Adiacente alla moschea, la Torre dell’Orologio di Korça, che non è però l’edificio originario, andato distrutto a seguito di un violento terremoto, bensì un suo riuscito rifacimento.
MMa la costruzione simbolo del centro cittadino è senza dubbio la nuova Cattedrale Ortodossa della Resurrezione, edificata nel 1992 in boulevard Republika, sulle rovine della precedente cattedrale, demolita durante il periodo comunista.
Letteralmente impressionante per dimensioni, la Cattedrale della Resurrezione di Korça è la chiesa ortodossa più grande di tutta l’Albania: un edificio moderno su tre piani, con due campanili e un’imponente scalinata d’ingresso. L’interno invece si presenta dominato da una iconostasi in legno intagliato e rifinito sulle pareti da preziosi dipinti; mentre un bellissimo lampadario trova posto nella navata centrale.
Nella piazza della cattedrale spicca il Monumento del Guerriero Nazionale, un’opera del 1932 di Paskali Odhise. La scultura rappresenta l’esaltazione delle virtù combattenti e del coraggio degli albanesi durante le lotte di liberazione dell’Albania dall’oppressione ottomana. Il Guerriero Nazionale è ritratto con abiti tipici e la pistola in mano.
Abbandonate per un attimo la nostra guida su cosa vedere a Korça, e dedicate un po’ di tempo all’esplorazione di boulevard Republika, una delle strade più suggestive della città, brulicante di vita e ricca di negozi, bar e locali.
Vi diciamo subito che alla fine del viale ci sono delle attrazioni degne di nota (lo Stadio Skënderbeu, il Parku Rinia, l’area universitaria e il Cimitero Militare Francese), che se avete tempo, modo, e soprattutto voglia di camminare, potete decidere di visitare, ma a nostro parare la cosa migliore da fare in boulevard Republika è semplicemente perdersi!
Sì, perché non c’è niente di meglio che scoprire tutte le stradine secondarie, che si incrociano lungo il viale, formando un labirinto di innegabile bellezza, dove potrete ammirare gli antichi edifici tipici di Korça, viuzze lastricate e spaccati di vita cittadina.
Terminata la visita della Cattedrale della Resurrezione – e se ci avete dato retta delle traverse di boulevard Republika -, proseguite su boulevard Shën Gjergji, fino ad arrivare al Museo Nazionale dell’Istruzione, che è ospitato in un palazzo d’epoca, originariamente dimora del patriota albanese Diamant Terpo, e successivamente prima scuola di lingua albanese del Paese.
La scuola venne aperta il 7 marzo 1887, previa concessione dell’Impero Ottomano, che regnava sulla nazione da ormai diversi secoli, e che aveva imposto l’uso e l’insegnamento della lingua turca.
A primo acchito l’esposizione può rivelarsi poco accessibile ai non albanofoni (almeno questa è la sensazione che ci ha suscitato nelle prime battute), ma lasciandosi trasportare da immagini e scritti, in un attimo si comprende quanto e, soprattutto cosa, abbia significato il primo insegnamento in lingua vernacolare, per la storia, la cultura e l’identità nazionale albanese.
L’ingresso al Museo Nazionale dell’Istruzione è gratuito e le sue otto sale, distribuite su due piani, sono visitabili ogni giorno; se al momento del vostro arrivo non doveste trovare nessuno ad accogliervi, il nostro consiglio è comunque quello di contattare il responsabile prima di entrare.
Usciti da lì, continuate su boulevard Shën Gjergji fino ad arrivare alla Torre Panoramica RED da dove potrete osservare tutta la città e le montagne che la circondano; biglietto d’ingresso 50 lek. Il panorama mozzafiato e il costo irrisorio dell’entrata, sono due ottime ragioni per concedervi una breve sosta sulla Torre Panoramica RED.
Non c’è guida su cosa vedere a Korca che non menzioni il Museo Nazionale di Arte Medievale, non a caso il più importante e visitato museo cittadino.
Istituito nel 1980, è stato spostato recentemente in boulevard Fan Noli, all’interno di un edificio avveniristico, con un design interno pensato appositamente per accompagnare il visitatore sia dal punto di vista storico che emozionale, grazie ad ambienti creati ad opera d’arte.
Ricchissima la collezione, che comprende antiche icone e pale d’altare bizantine, conservate in ottimo stato: quella che personalmente ci ha colpiti di più, è la pala con Giovanni Battista, dove all’immagine centrale del santo, lateralmente seguono le scene della sua vita.
Davvero affascinante la storia del “rosso di Onufri”, il colore inconfondibile che caratterizza le icone cinquecentesche del grande pittore albanese; l’esatta composizione del pigmento rosso rimase oscura persino al figlio (pittore anche lui), che non riuscì mai ad ottenere le stesse tonalità del padre.
Attenzione: il prezzo del biglietto d’ingresso è 700 lek per gli adulti e 200 lek per i bambini. Se alla biglietteria dovessero chiedervi 7000 lek, non stanno cercando di imbrogliarvi, parlano semplicemente con i soldi vecchi! Ci è capitato, perciò occhio. Orari: lun – ven 8.30 – 14.30 e 17.00 – 19.30; sab – dom 9.00 – 12.00 e 17.00 – 19.00.
Ammirato e visitato il Museo Nazionale di Arte Medievale per tutto il tempo necessario, proseguite sul boulevard: poco distante si trova il Museo Nazionale di Arte Orientale.
All’interno di questo curioso museo, sono esposti pregevoli manufatti provenienti dall’Estremo Oriente e dall’Africa, e suggestive fotografie della seconda metà del ‘900. I pezzi facevano parte della collezione privata di arte asiatica di Dhimitër Borja, un fotografo albanese americano; iniziò la raccolta dal Giappone, mentre lavorava come reporter per il generale Douglas MacArthur, per poi continuare ad ampliarla, abbracciando tutti i paesi dell’area orientale.
Borja decise di donare la sua collana alla città di Korça alla sola ed unica condizione che venisse aperta una galleria. Il Museo Nazionale di Arte Orientale venne inaugurato nel 2003.
Abbiamo trovato particolarmente interessante un altare cinese, un kimono giapponese e una spada indonesiana; per non parlare delle toccanti fotografie scattate da Borja nel Giappone del dopoguerra! Per 100 lek vale sicuramente la pena farci un salto.
Chicca finale: gli stabilimenti Birra Korça, una tappa obbligata se avete intenzione di fare anche del turismo enogastronomico; li trovate alla fine del boulevard Fan Noli, aperti alla visita di quanti vogliono conoscere le fasi di produzione di una lager nei gusti bionda e nera.
Sulla sinistra del cancello d’ingresso, a monumento, un bel calderone di ottone che commemora la più antica fabbrica di birra in Albania, ora quasi centenaria.
Ma il tour non può dirsi veramente concluso senza un assaggio. Il nostro consiglio è quello di spostarvi, una volta terminata la visita guidata degli stabilimenti (biglietto d’ingresso 200 lek), alla Korça Beer House, e di provare un bel boccale di birra ancora non filtrata, accompagnato da un piatto tipico della cucina albanese; una libidine!
Grazie alla nostra guida su cosa vedere a Korça, sempre aggiornata e totalmente gratuita, da consultare prima della partenza e una volta arrivati sul luogo, sarete in grado di visitare al meglio il centro storico, senza perdervi nessuna delle attrazioni presenti.
Se invece preferite essere accompagnati da una guida nella visita di Korça, date un’occhiata ai tour organizzati da Viator e GetYourGuide, due portali che propongono viaggi e gite su misura in collaborazione con agenzie turistiche locali.
Il nostro consiglio è di provarli entrambi, perché le proposte sono spesso differenti e la comparazione permette talvolta un risparmio notevole.
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