Saranda: un tuffo tra le acque cristalline della Ninfa dello Ionio!
Baie ampie e piccole calette rocciose si alternano a verdi colline ricoperte di agrumi, uliveti, fichi d’india e macchia mediterranea, nello spazio ristretto tra le acque azzurre dello Ionio e le alte vette dei Monti Acrocerauni. Questo luogo rimasto fuori dal tempo è la riviera di Saranda, uno degli angoli più suggestivi del Mediterraneo.
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Saranda deve il suo nome alla presenza del Monastero dei Quaranta Santi (Agioi Saranda), poco fuori dal centro. Già abitata da greci, fu distrutta dagli ostrogoti nel VI sec. e quasi scomparve dalle mappe durante il Medioevo. Rifiorì in età bizantina e durante l’impero ottomano, ma, a causa dei tanti bombardamenti subiti nella storia, oggi custodisce poche tracce tangibili del suo glorioso passato.
Durante l’occupazione italiana fu rinominata Porto Edda, come la figlia di Mussolini, ma questo nome durò poco. Oggi Saranda è una città molto turistica, dove le grandi navi oscurano spesso il panorama di cui altrimenti si gode dal lungomare.
L’isola greca di Corfù è proprio davanti alla costa ed ogni giorno migliaia di turisti fanno la spola in entrambe le direzioni; senza dubbio si tratta della soluzione più veloce per arrivare a Saranda, se viaggiate senza auto. In caso contrario dovrete imbarcarvi sui traghetti Bari Saranda.
Nei periodi in cui la rotta è sospesa, sarete costretti a ripiegare sui traghetti per Valona (con partenza da Brindisi) oppure sui traghetti per Igoumenitsa (con partenza da Venezia, Ancona, Bari e Brindisi), e da lì guidare fino a Saranda.
I pullman in partenza da Tirana impiegano invece quasi 6 ore per arrivare a Saranda e partono sette volte al giorno; il biglietto costa 1300 lek.
In pochi anni Saranda ha visto crescere a dismisura palazzi e grattacieli, che hanno notevolmente arricchito il versante dell’accoglienza turistica, grazie a decine di nuovi ristoranti e alberghi.
Se non siete particolarmente interessati alla movida notturna, vi consigliamo di cercare una sistemazione alle estremità del lungomare, più intime e tranquille. Un giusto compromesso potrebbe essere il Kaonia Hotel Saranda, un albergo in ottima posizione, pulito ed accogliente.
Pezzo forte dell’offerta gastronomica di Saranda è il Ristorante Bar Limani, che trovate affacciato sul molo del lungomare. Senza una prenotazione non sarà facile aggiudicarsi un tavolo nel dehors, ma in caso ce la faceste ne guadagnerete una bella vista del porticciolo e un’atmosfera per niente scontata.
Il cibo è il solito (pasta, pesce e pizza), ma è buono e i prezzi sono bassi, vista la posizione e lo stile più che elegante. Non aspettatevi però il classico ristorantino sul mare: è una struttura enorme, suddivisa in ristorante e pub.
A Saranda non mancano certo spiagge incantevoli, ma anche il lungomare, particolarmente piacevole, può regale discrete emozioni: aspettatevi tramonti molto romantici, magari da godere seduti a un tavolo nel dehors di qualche ristorante, con un calice di vino bianco, e concedetevi belle passeggiate nei dopo cena.
Altre attrazioni degne di nota sono i resti di un’antica sinagoga, risalente al IV-V sec. d.C. (una delle più significative tracce della cultura ebraica in terra d’Albania) e del Castello di Lekursi, posto sulla sommità della collina alle spalle della città, dal quale potrete godere di un’ottima vista sulla baia e sulla prospiciente Isola di Corfù.
Saranda è anche la base ideale da cui partire per affrontare gli itinerari più interessanti di tutta la costa ionica: Butrinto, l’Occhio Blu e Ksamil.
Preparate i tappi per le orecchie, perché Saranda la sera si trasforma, diventando una discoteca a cielo aperto, con musica sparata a tutto volume fino a mezzanotte. Dopodiché, se volete continuare a fare festa, dovrete spostarvi nelle discoteche.