Voskopoja: le pitture murali delle chiese di campagna!
Piccolo e remoto villaggio di montagna oggi, Voskopojë (Moscopoli in italiano) nel XVIII sec. fu un centro religioso e culturale di primo livello, che intratteneva relazioni commerciali con le maggiori città dell’Europa centro-orientale.
INDICE
Voskopojë fiorì nel XVII sec. e raggiunse il suo massimo splendore nel XVIII, epoca in cui la città si arricchì di oltre venti chiese affrescate dai massimi artisti dell’epoca. Voskopoja era il principale centro culturale degli Arumeni, popolazione di lingua romanza (affine al romeno) stanziata tra Macedonia, Albania e Grecia settentrionale.
Di quel periodo d’oro, bruscamente interrotto all’inizio del XIX sec. a causa delle scorrerie dei turchi – il colpo di grazia lo diede l’arrivo di Ali Pasha di Tepelenë nel 1788 -, restano oggi come testimonianza quattro chiese e un monastero.
La Chiesa della Dormizione della Vergine, eretta nel 1699 in rruga Shën Maria, è la più grande; un tempo rientrava nel rango di cattedrale e oggi conserva affreschi del 1712 e un’iconostasi del 1703 dipinta da Konstantin Jeromonaku, un maestro dell’arte post-bizantina.
Biglietto da visita della Chiesa di San Nicola in rruga Shën Kolli è il portico affrescato lato ingresso. La poca luce conferisce a questa chiesa dei primi del ‘700 un’atmosfera suggestiva, che induce al raccoglimento; gli affreschi presenti rapiscono l’attenzione dei visitatori con 100 scene e personaggi biblici, oltre alle storie di San Nicola.
Non appena rruga Shën Kolli esce dall’abitato, a troneggiare è la possente Chiesa di San Michele Arcangelo del 1696, della quale rimangono alcune parti originali. L’edificio fu infatti danneggiato da un terremoto nel 1960, ma al suo interno custodisce ancora splendidi affreschi anonimi settecenteschi.
In rruga e Vijeter Karvaneve, prima che la strada diventi una mulattiera, sulla destra, vedrete la Chiesa di Sant’Elia, costruita nel 1751 sulla via che collegava Voskopojë a Berat. Rovinata anch’essa dal terremoto del 1960, conserva al suo interno poco e nulla, ma resta comunque una meta affascinante per posizione e grazia delle forme.
A cavallo tra il XVI e XVII secolo, l’antico Monastero di San Giovanni Battista, fondato nel ‘300 a 2,5 km da Voskopojë, rappresentava un importante centro ecclesiale sotto l’autorità della diocesi di Ohrid; oggi preserva affreschi sulle pareti e sul nartece. Per raggiungerlo dovete prendere dalla SH63 verso destra all’ingresso del paese, e seguire le indicazioni per l’Hotel Akademia.
Le chiese si visitano solo se qualcuno ve le apre, e alle volte può non essere così semplice rintracciare, anche solo telefonicamente, il responsabile. Perciò il nostro consiglio è di partecipare a un tour guidato in partenza da Korçë. Su internet si trovano molti siti di prenotazione di escursioni organizzate e attività, non mancate di dare un’occhiata anche a Viator e GetYourGuide.
Scrivi un commento